Avete in mano un piano industriale ma siete assaliti da un dubbio: come incideranno i numeri che sono stati stimati se dovessero variare? Qui entra in gioco l’analisi di sensitività, sensitivity analysis in inglese, una misurazione che prende in considerazione, nel contesto di un business plan, le variabili in ingresso come il prezzo di vendita di un prodotto e valuta il loro impatto sulle variabili in uscita, come l’EBITDA.

Proviamo a vederla in termini più generali, prendendo in considerazione un generico modello: questo descriverà una serie di relazioni tra variabili e risultati, una volta decifrate queste interazioni, si può procedere cambiando alcuni parametri per determinare il nuovo esito.

Potremmo evidenziare tre categorie in questo ambito:

• Analisi di sensitività riguardo a variazioni di prezzi
• Analisi di sensitività riguardo a variazioni dei costi
• Analisi di sensitività riguardo a variazioni nel volume delle vendite

È evidente come un esercizio del genere, nell’ambito del forecasting aziendale e del controllo di gestione, abbia un incredibile appeal: si possono simulare scenari diversi, per esempio in un contesto in cui il costo delle materie prime è soggetto a picchi molto pronunciati, si può valutare il range in cui l’EBITDA rimanga positivo.

Allo stesso modo si può provare a simulare costi e ricavi diversi per vedere come impatteranno sul margine operativo, mettendo a prova, per dirla di nuovo in termini generali, la sostenibilità economico finanziaria di un piano industriale.