Museo MA*GA e Boardwalk: un patrocinio ispirato dall’arte
È con piacere che Boardwalk annuncia di essere sostenitrice del Museo MA*GA, precedentemente conosciuto come Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Il tempismo, tra l’altro, non poteva essere dei migliori: in questi mesi i corridoi del museo hanno ospitato una mostra dedicata agli impressionisti, con un occhio particolarmente attento al rapporto tra arte e modernità. Fino al 6 Gennaio 2022 sarà possibili osservare opere di grandi artisti del secondo 800, come Renoir, Manet, Cézanne, Gauguin e altri ancora.
Ci piace pensare che non sia un caso la concomitanza tra la nostra scelta di patrocinare il museo e l’inizio di una rassegna riuscita a guadagnarsi anche la Medaglia del Presidente della Repubblica: quell’attitudine a non accontentarsi della norma, quel senso di insaziabile curiosità, lo sguardo disincantato, sono aspetti dell’Impressionismo che condividiamo nel nostro DNA.
Del resto la mostra in sè non si limita all’arte figurativa, fatta di quadri e bozze, ma si apre anche alle arti applicate, la moda, la musica e la letteratura, quasi a voler dimostrare la trasversalità dei temi impressionisti. Un altro aspetto che ci piace pensare di condividere con questi artisti è l’eterogeneità: il filo rosso è innegabile, come del resto sarebbe errato immaginare il movimento come monolitico: sensibilità diverse vedono il mondo in modo diverso, e questo noi di Boardwalk lo sappiamo bene.
Giacomo Buonanno, che in Boardwalk si occupa di coordinare le attività di formazione tecnico-scientifica, ribadisce: “Ci piace che il sostegno dato al MA*GA trovi la sua immediata espressione in questa mostra: come gli impressionisti hanno saputo guardare con spirito critico il mondo dell’arte a loro contemporaneo e si sono fatti attori efficaci di trasformazione, innovazione e persino rivoluzione artistica, così BW vuole essere capace di affrontare le sfide della società contemporanea e aiutare i suoi clienti ad affrontare l’innovazione e il cambiamento, anche quando deve essere rivoluzionario per essere efficace.”
La mostra è organizzata in diverse sezioni, a cominciare dalla prima dedicata al rapporto tra uomo e natura, intitolata Correspondances, da una poesia di Baudelaire. Nella sezione Le Ventre de Paris, ispirata dall’omonima opera di Émile Zola, scopriamo un nuovo sguardo verso la vita, dura e violenta. Segue subito dopo la sezione La Comedie Humaine, titolo ispirato da alcuni scritti di Honoré de Balzac, in cui viene mostrata la passione di alcuni artisti dell’epoca per i ritratti.
È facile capire perché ci siamo sentiti spronati a dare il nostro supporto ad una istituzione del nostro territorio come il Museo MA*GA: per noi cultura, anche se trasversale, significa anche sensibilità, curiosità e apertura, qualità senza prezzo nel mondo che affrontiamo quotidianamente. L’arte, superato il pregiudizio della poca concretezza, può diventare un nuovo potente strumento di indagine, si tratta solo di conoscerla.